martedì 15 novembre 2011

LA SCOGLIERA DI SIOBHAN, TRA SOGNO E REALTA'...


Eccomi qui, nel mio posto preferito, il mio scoglio, la mia vetta. Da quassù vedo il mare e, fin dove i miei occhi possono spingersi, ci sono onde e blu intenso. Attraverso l’acqua limpida osservo i pesci che nuotano, tranquilli e indaffarati come solo i pesci possono essere. Una dolce brezza tiepida mi solletica il viso e mi scompiglia i capelli, come la mano di un amante gentile che sospira di fronte al suo amore. La bellezza del paesaggio è disarmante nella sua semplicità e non ho parole per spiegare la gioia irrefrenabile che mi scorre dentro come un fiume in piena. Allargo le braccia e lascio che il vento mi accarezzi il corpo, inspiro profondamente l’aria salmastra e rido.
Niente di più eppure niente di meno.
E poi una musica caraibica, pressante e assolutamente fuori posto mi fa trasalire…
Mi sveglio di soprassalto e batto le palpebre disorientata, per qualche secondo non riesco a conciliare la vista del mio promontorio con la penombra della stanza in cui mi trovo.
Era solo un sogno!
Il mio sogno ricorrente, che ho fin da quando ero bambina, ma che ultimamente viene a trovarmi sempre più spesso. Ah, il mio promontorio, perché è veramente mio, anche se è solo una fantasia. Non ha importanza che non esista, per me è vero e reale e tutte le volte che lo sogno mi sento a casa. Mi è familiare in un modo che non so spiegare, non sono mai stata in un posto simile eppure lo conosco. Mi hanno detto che il Big Sur è un tratto di costa mozzafiato, dove scogliere imponenti si tuffano nell’oceano selvaggio. Io però non ci sono mai stata, ma non vedo l’ora di andarci e spero che la mia curiosità venga presto soddisfatta. È sciocco da parte mia, ma tutte le volte che mi sveglio resto delusa di come delle sensazioni così forti siano solo e sempre immaginate.

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